Visita Anestesiologica
L’anestesia generale permette l’esecuzione di interventi chirurgici potenzialmente invasivi e dolorosi, senza che il paziente ne abbia coscienza.
La somministrazione di anestetici inalatori e l’associazione di diversi farmaci analgesici e sedativi (anestesia bilanciata) permette di modulare la profondità e la durata dell’anestesia in funzione delle necessità del paziente, riducendo al minimo gli effetti collaterali.
Nonostante le tecniche moderne abbiano molto ridotto il rischio legato all’anestesia generale, questa rimane un importante “stress” per l’organismo del paziente, e richiede quindi una attenta valutazione del soggetto che deve essere messo in anestesia (“visita anestesiologica”).
La visita anestesiologica permette all’anestesista di conoscere il paziente che gli viene affidato, dandogli modo di rilevare eventuali problematiche (patologie pregresse o presenti, sensibilità a farmaci, indole aggressiva, presenza di dolore, etc.) che possono guidarlo nella scelta dei farmaci e delle metodiche ottimali per quel paziente e per il tipo di intervento che sarà eseguito.
Durante la visita anestesiologica l’anestesista – dopo consultazione con il medico referente – potrà consigliare degli esami preoperatori (ad. esempio: esami del sangue per verificare funzionalità di fegato e reni, radiografie del torace per valutare il quadro polmonare, etc.) mirati a ridurre ulteriormente il rischio anestesiologico di quel paziente.