Il muso di Funny, ad una prima occhiata, colpisce. Eppure è il piú bello di tutti per la storia che ha. Questo bellissimo labrador retriever di nove anni, pieno di entusiasmo e giovialità, ha subito una delicata operazione di chirurgia maxillo-facciale alla clinica veterinaria Città di Bolzano. Il motivo? Un osteosarcoma condroblastico. Fuori dalla terminologia specifica un tumore molto serio che si sviluppava dall’osso della mascella occupando una vasta porzione limitrofa al naso. Dopo tutti gli esami necessari ed approfonditi l’equipe veterinaria ha deciso di procedere con la rimozione.
La Tac come guida durante l’intervento
“Proprio le analisi strumentali – commenta la dottoressa Federica Bovenga – sono state decisive e fondamentali anche in fase di chirurgia oltre che per la diagnosi. La tomografia assiale computerizzata (TAC) mediante mezzo di contrasto iodato non ionico effettuata dalla dottoressa Alessandra Sandonà ci ha permesso di valutare esattamente l’estensione dell’osteosarcoma mostrando in modo molto preciso sino a dove fosse necessario procedere per la rimozione totale. In sala chirurgica, dunque, la definizione iperrealistica e dettagliata della ricostruzione 3D ha consentito di muoversi in modo proficuo ed efficace seguendo una riproduzione fedele della situazione. Siamo arrivati a pulire anche la difficile area vicina ai cornetti nasali. L’intervento ha avuto un esito estremamente positivo”.
La convalescenza e i progressi di Funny
In questi giorni, dunque, Funny è in fase di convalescenza e le visite in clinica sono frequenti per controllare che tutto proceda per il meglio. “Avevamo inserito una sonda gastroesofagea per consentire l’alimentazione della cagnolina anche senza utilizzare la bocca che poteva dolerle. In realtà Funny ha presto iniziato a mangiare come sempre e di questo siamo molto contenti. Tutte le ferite, ora, vengono monitorate con costanza e siamo in attesa del secondo esame istologico post-chirurgico. La cagnolina è vivace, coccolona e sempre entusiasta: questo è il segnale più bello”.
La chemioterapia nei cani
Tornando agli aspetti più clinici possiamo dire che la rimozione ha risolto la criticità? “L’osteosarcoma implica una situazione complessiva da vigilare con molta costanza. Possiamo dire che in assenza di recidive (che non sono automatiche e che, ovviamente, non ci auspichiamo) per Funny questo intervento è stato risolutivo. Ora, comunque, dobbiamo attendere gli ultimi esami istologici per aprire un confronto con l’oncologo e capire se sia necessario anche un ciclo di chemioterapia per ulteriore precauzione”. Percorso che, generalmente, per i cani è meno impattante rispetto all’esperienza umana. “Tendenzialmente la chemioterapia nel cane è meglio tollerata rispetto all’umano. E’ sempre qualcosa di delicato cui dedicare la massima attenzione ma con effetti meno pesanti per l’organismo rispetto a quello che siamo abituati ad immaginarci dall’esperienza umana. Quello che più conta, però, è che Funny continui ad essere serena ed allegra senza dolore”.