Anche a Bolzano con la dottoressa Ginevra Proto, esperta di cardiologia, diventa possibile ottenere i certificati ufficiali legati agli screening cardiologici sui cani di razza, utili agli allevatori prima della riproduzione. Sono obbligatori per alcune razze come Boxer e Cavalier King Charles.
Un certificato che assicuri il buono stato di salute cardiologica dei cani prima di procedere con la loro riproduzione. Un documento che pare una semplice formale ma è, in realtà, per alcune razze qualcosa di importante. Prezioso soprattutto per permettere all’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) di stabilire, assieme agli allevatori, un programma di accoppiamento per cercare di ridurre o debellare l’incidenza di alcune patologie cardiache ereditarie in particolari razze. È il caso, per esempio, di Boxer e Cavalier King Charles. Ottenere questo certificato non era semplice per alcuni operatori del settore in regione, ma ora diventerà più facile grazie all’abilitazione ottenuta dalla dottoressa Ginevra Proto operativa anche presso la clinica veterinaria Città di Bolzano in via Resia. “La prova che ho sostenuto per questa abilitazione consiste in un esame clinico cardiologico completo con visita ed auscultazione del paziente affiancato da un esame ecocardiografico svolto con ecografi di ultima generazione”.
Vengono emessi referti ufficiale della Federazione Sanità Animale
“Di fatto – ci racconta – è un’abilitazione che si ottiene dopo uno specifico corso ed esami pratici e teorici che permette di effettuare delle visite cardiologiche di screening per le cardiopatie congenite al servizio degli allevatori. In caso di test negativo vengono emessi dei referti ufficiali della Fondazione Salute Animale (Fsa) che certificano l’esenzione dei singoli cani da cardiopatie congenite ed ereditarie. Il tutto completato con l’inserimento dei dati dell’animale e dell’allevatore, nell’elenco nazionale dei riproduttori certificati Fsa”.
Le razze maggiormente soggette
Vale, chiaramente, sia per i maschi che per le femmine? “Chiaramente sì. Per alcune razze come i boxer è addirittura obbligatorio dal 2000. Questo perché sono particolarmente soggetti ad alcune patologie congenite come la stenosi subaortica e la stenosi polmonare e grazie a questi controlli, negli anni è stato possibile ridurne drasticamente l’incidenza e la diffusione di tali patologie. Questa obbligatorietà, per esempio, viene posta direttamente dal The Boxer Club per accedere a qualsiasi gara di campionato sociale oltre che alla riproduzione. Da ottobre questo vale anche per i Cavalier King Charles Spaniel”. Sono diverse, comunque, le patologie che possono rappresentare un rischio per la trasmissione. “Possiamo citare la stenosi polmonare, la stenosi subortica, la displasia della mitrale e della valvola tricuspide, l’endocardiosi mitralica e la cardiomiopatia dilatativa.
Un percorso con veterinari esperti dai test fino al parto
Il certificato di esenzione, dunque, rappresenta un disco verde alle cucciolate ma anche uno screening periodico. “Per quanto riguarda lo screening delle cardiopatie congenite, la prima visita cardiologica viene eseguita al compimento dell’anno di età, o comunque prima della riproduzione, ma esistono delle visite di controllo annuali – continua Proto – e la loro obbligatorietà dipende dalla razza dell’animale e dalla patologia ricercata. Questo è molto utile per poter eradicare anche quelle patologie ereditarie, che insorgono in età avanzata. Un servizio prezioso, specie in una struttura come la nostra dove viene proposto un percorso di accompagnamento con esperti, dalle analisi pre-concepimento fino al parto”.
Alan Conti